Un asilo per i bimbi milanesi nel carcere di Opera?

Questa notizia ha avuto 3 lanci di agenzia ma nessun mezzo di informazione li ha ripresi: vediamo cosa succede dopo che Simonetta D’Amico ne avrà parlato in Consiglio Comunale giovedì e se Ezio Casati si muoverà sul tema dato che ho scoperto che l’asilo è frutto di un finanziamento provinciale da lui promosso anni fa.

Agenpress

http://www.agenpress.it/notizie/2017/03/05/milano-un-asilo-bimbi-milanesi-nel-carcere-opera/

Fidest

https://fidest.wordpress.com/2017/03/06/un-asilo-per-i-bimbi-milanesi-nel-carcere-di-opera/

AGGIORNAMENTO

L’argomento è stato ripreso da Ambrogio Crespi sul suo blog
https://ambrogiocrespi.it/un-nuovo-progetto-nel-carcere-di-opera-un-asilo-nido-aperto-ai-cittadini-milanesi/

Omnimilano
OPERA, D’AMICO (PD) E RADICALI: “COMUNE CONVENZIONI NIDO PER DIPENDENTI CARCERE” (OMNIMILANO) Milano, 05 MAR – “Milano potrebbe avere il suo prossimo asilo nido all’interno del carcere di Opera. Una struttura quasi pronta all’uso è presente nell’istituto ed è stata visionata ieri da Simonetta D’Amico, consigliera comunale Pd a Milano insieme a Gianni Rubagotti, iscritto al Partito Radicale e all’avvocato Paola Ponte insieme al direttore Giacinto Siciliano durante una visita all’istituto organizzata dal Partito Radicale”. E’ quantio si legge in una nota dell’Associazione per l’Iniziativa Radicale “Myriam Cazzavillan”. Si tratta, spiega D’Amico nella nota, di “uno spazio che è stato inaugurato 4 anni fa, un asilo nido dedicato ai dipendenti del carcere e che è stato però utilizzato solo in parte. L’idea che secondo me è da portare avanti è quella di convenzionarlo col Comune di Milano e di poter aprire questo asilo nido anche ai cittadini milanesi. E’ una struttura bellissima, bisogna visitarla per rendersene conto, e sarebbe una opportunità sia dal punto di vista delle famiglie, perché sarebbe un costo inferiore rispetto a un asilo nido in zona centrale, e per far vivere il carcere sotto un punto di vista diverso”. Lo spazio inoltre, si spiega, “è videosorvegliato, dando quindi massime garanzie ai genitori sul comportamento degli educatori presenti, e avrebbe costi molto ridotti per il Comune”. La delegazione, si riferisce, ha incontrato alcuni dei detenuti che hanno digiunato durante la Marcia per l’Amnistia dello scorso novembre informandoli sullo sciopero della fame di ormai 3 settimane di Rita Bernardini e Lucio Berté per chiedere lo stralcio di alcune norme della riforma della giustizia per garantirne l’approvazione in questa legislatura. Lucio Berté, si ricorda, digiuna inoltre per “chiedere il rispetto di una mozione votata all’unanimità dal Consiglio Regionale lombardo che chiede che la Asl durante le visite nelle carceri controlli anche le cartelle cliniche dei detenuti”. La delegazione ha visitato alcuni dei detenuti anziani, “alcuni dei quali ultraottantenni e con forti problemi fisici, un detenuto marocchino su sedia a rotelle in seguito a un ictus e che ha problemi di memoria. Nell’ottica di rieducare i detenuti attraverso il lavoro sta per essere ampliato il panificio interno del carcere e nella ex-gelateria verrà aperto un pastificio che servirà altri istituti penitenziari. Grazie anche alla collaborazione con atenei milanesi alcuni detenuti seguono corsi universitari, in generale già dalla loro entrata nell’istituto si cerca di instradare i detenuti verso percorsi formativi”. red 051526 MAR 17

 

 

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  1. Pingback: Simonetta D’Amico su visita Carcere di Opera 9-3-17 | Iniziativa Radicale

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